Stratagemmi/29

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Gerone

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Polieno - Stratagemmi (II secolo)
Traduzione dal greco di Lelio Carani (1821)
Gerone
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Gerone


Essendo vietato da nemici a Gerone sì ch’egli non potesse passare oltra il fiume, ordinando gli armati nel passo, comandò a cavalieri che dovessero ascendere lungo il fiume, come se quivi fossero state per dover eziandio passare le fanterie a piedi. Ciò reggendo i nemici, menarono l’esercito loro sopra i cavalli, acciocchè ed essi, e le genti a piedi non potessero passare. Allora Gerone fece passare oltra gli armati, e facendo forza a nemici, i quali erano assai pochi, subitamente levò in alto le insegne per avvertire i suoi soldati disarmati, ed i cavalieri del vantaggio ottenuto; i quali ritornati valicarono il fiume, mentre che gli armati, già passati oltre, reggevano all'impeto dei nemici. Guerreggiando Gerone con gl’ltaliani, s’egli per avventura ne avesse presi alcuni, i quali e per nobiltà, e per ricchezze fossero stati grandi, non li rendeva subitamente a que’ che li riscattavano. Ma poi ch'egli, aveali tenuti molti giorni con essolui, ed avea partecipato con essoloro la casa, e i primi onori, allora, accettati i doni del riscatto, gli licenziava. I quali venuti a casa furono sospetti appresso i cittadini loro, che divenuti fossero amici di Gerone a danno della propria patria.