Stratagemmi/34

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Cimone

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Polieno - Stratagemmi (II secolo)
Traduzione dal greco di Lelio Carani (1821)
Cimone
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Cimone


Poscia che Cimone vinse, e sopraffece i satrapi del re di Persia lungo il fiume Eurimedonte, presi di molti navigli de’ barbari, comandò a Greci, che vi montassero su, e vestiti da medi dessero le poppe al vento per Cipro. I Cipriani veggendo l’abito barbaresco rimasero ingannati, e perciò ricevettero l’armata, avvisando [p. 34 modifica]visando ch’ella fosse de’ confederati. Allora i Greci smontati giù delle navi dimostrarono com’eglino non erano mica barbari, perciocchè mettendo maggior paura a Cipriani, che non si conveniva a si pochi soldati, ne gli vinsero.

Cimone aveva presi di molti barbari in Sesto, ed in Bisanzio, e pregato da confederati che egli li dovesse partire, ne fece due parti, nell’una delle quali pose i corpi ignudi, e nell’altra le vestimenta, le collane, e simili altri abbigliamenti. Così i confederati si pigliarono gli ornamenti, e gli Ateniesi gli uomini ignudi. Fu schemito assai Cimone, ch’egli avesse dato la maggior parte a collegati. Non andarono molti giorni però, che i parenti di quelli che erano stati presi, calando giù dalla Frigia, e dalla Lidia, pagarono di molti e splendidi doni per riscattare i suoi. Quivi cominciò allora essere ammirata l’astuzia di Cimone; e gli Ateniesi avendo ricevuti molto più danari, si fecero beffe de’ confederati.