Trattato completo di agricoltura/Volume I/Botanica agricola/11

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Organi accessorj delle piante

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organi accessorj delle piante.

§ 40. Le piante, oltre agli organi che già abbiamo veduto e che sono i principali e necessarj, altri spesso ne mostrano che per quanto siano di figura diversa, pure possono chiamarsi organi degenerati. Fra questi si annoverano i viticci, le spine, i pungiglioni ed i peli.

I viticci sono appendici filamentose, semplici o divise, che crescono in spirale, e circondano ed abbracciano quei corpi cui vengono a contatto. Ordinariamente sono fornite di viticci le piante a tronco debole e che vogliono portarsi in alto sostenendosi ai corpi vicini (fig. 46). Se osserviamo i viticci nella vite, facilmente scorgeremo ch’essi non sono altro che grappoli degenerati, trovandosi al posto che questi occupano di solito, dicontro alla foglia, portando talvolta pur qualche acino.

Molte volte sono foglie abortite, come nelle veccie, piselli, ecc. Altre volte sono rami che prendono questa figura. Alcune piante come la bignonia e l’edera, mandano fuori dallo stelo degli uncinetti che valgono a fissare la pianta sui corpi per i quali [p. 52 modifica]45. Viticci della vite. — a Tralcio. — f Foglie. — v Viticci.
46. Ramo di prugnolo.
arrampicano: questi uncinetti però servono anche come radici, facilitando la 47. Ramo di crespino. — f Foglie che presero la forma di spine. — r Foglie regolari.
48. Foglia d’astragalo. — f Foglie regolari. — r Foglia convertita in punta spina.
nutrizione d’una pianta che s’allunghi di molto con gambo sottile.

Le spine partono dal tessuto legnoso; esse pure, dall’osservare il punto di loro inserzione, si scorgono essere gemme, foglie o rami degenerati (fig. 46, 47 e 48). I pungiglioni nascono sull’epidermide, senz'ordine, e riescono di facile distacco. I peli [p. 53 modifica]nascono dall’epidermide e riscontransi più frequentemente sui picciuoli, alla pagina inferiore delle foglie, sugli involucri delle gemme, e sui giovani steli. Sembrano destinati a difendere queste parti della soverchia umidità esterna, dal freddo, ed anche a limitare l’evaporazione della pianta, essendo essi quasi sempre ricoperti d’un leggerissimo velo viscoso.