Trattato dell'imbrigliare, atteggiare e ferrare cavalli/Trattato 2/Capitolo 1

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Raguaglio pertinente a questa seconda parte del trattato. Cap. 1.

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Trattato 2 Trattato 2 - Capitolo 2
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RAGUAGLIO PERTINENTE A QUESTA

seconda parte del trattato. Capitolo primo.


MI pare in questa seconda parte del trattato non solo dar norma col dir mio del maneggio di cavalli; ma porre anco in disegno alcuni atti di cavalieri à cavallo, & ferri d’esso, & il tempo in Musica d’alcuni maneggi, acciò che non possa esser ripreso alcuno, ogni volta che secondo tali raccordi il maneggierà poi. L’haver io veduto molti si pe’l passato, come per adesso, che non mirano di far fare al cavallo intieramente, quel che dovrebbero, mi ha fatto prender questa fatica; & ancho perche so, che al dì d’hoggi, alcuni per non essere avertiti, incorrono in molti errori. Et però dico, che persone assai, il più delle volte, secondo, che voltano il cavallo, fan si, ch’ei non finisse la meza volta, ne ancho l’intiera, overo che la passa, ò che comportano di lasciarlo trascorrer avanti con la vita, overo di dare adietro, ò di voltarsi con l’anche quando non dee. Et perche ad un buon cavaliere non stà bene il vacillare, ma egli è necessario operare quel tanto, che alla sorte del maneggio, ch’esso fa si conviene, non v’aggiungendo di più, ne sminuendo anchora se non si vuole fare tenere per insciente; però niuno si dee sdegnare accettare il mio parere, atteso che se procederà del modo, che in questo trattato s’intenderà, & vedrassi ancho in disegno, & Musica potrà farsi honore senza tema d’essere riputato insciente; perche con le vive ragioni in mano chiuderà la bocca à quelli, ch’ardissero contradirli. Et perche potrebbe forse parer strano à qualche cavaliero, ch’io habbia voluto inserir in questo mio secondo trattato Musica giudicando forse essi non esser necessaria; rispondendo dico, che senza misura, & tempo non si può far cosa buona, & io così lo mostro: & quelli, che non la sanno per arte la imparano per il continuo cavalcar anzi io questo vedendo m’ha parso in alcuni [p. 76 modifica]maneggi tacere; dubitando più tosto esser causa di confusione, che di giovamento; si ancho, perche spero che essercitandosi nel cavalcare l’impararanno, & de maneggiarli ancho bene, tanto più havend’egli li miei disegni, & raccordi per specchio.