Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - De' riflessi/775. Dell'occhio che sta al chiaro e vede il luogo oscuro
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Leonardo da Vinci - Trattato della Pittura (XVI secolo)
Parte quinta - De' riflessi
775. Dell'occhio che sta al chiaro e vede il luogo oscuro
775. Dell'occhio che sta al chiaro e vede il luogo oscuro
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Nello scuro nessun colore secondo è della medesima chiarezza che il primo, ancoraché in sé sieno simili. Provasi per la quarta di questo dove dice: la superficie di quel corpo si tingerà piú del mezzo trasparente interposto infra l’occhio ed esso corpo, del quale mezzo interposto sarà di maggiore grossezza. Adunque riman concluso che il colore secondo, posto in mezzo di trasparente oscuro, avrà piú oscurità interposta infra sé e l’occhio, che il color primo, il quale si trova piú vicino al medesimo occhio; e tal proporzione sarà da oscurità a oscurità di essi colori, qual sarà da quantità a quantità del mezzo oscuro che di sé li tinge.