Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/801. De' corpi illuminati dall'aria senza il sole

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Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti
801. De' corpi illuminati dall'aria senza il sole

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/800. Di ombra e lume de' corpi ombrosi Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/802. Quei termini delle ombre saranno piú insensibili, che nasceranno da maggior quantità di luce IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 800. Di ombra e lume de' corpi ombrosi Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 802. Quei termini delle ombre saranno piú insensibili, che nasceranno da maggior quantità di luce

Delle figure ed altri corpi, veduti dall’aria senza il sole, tu farai le loro ombre colla quinta del quarto, che c’insegna che quella parte di qualunque corpo opaco sarà piú illuminata, che sarà veduta da maggior parte del corpo che l’illumina. Sicché pertanto considera tu, e tira le linee immaginative dal corpo che illumina al corpo illuminato; e guarda, chi piú ne vede, piú s’illumina; e qui i riflessi han poca apparenza, e questo è un modo comune a tutti gli obietti che sono sotto l’aria illuminata, quando alcun nuvolo cuopre la luce del sole, o veramente quando il sole immediate è tramontato, che il cielo ci dà un lume morto, al quale ogni corpo mostra insensibilmente i termini delle ombre co’ loro lumi sopra i corpi ombrosi.