Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/146. Del modo di condurre in pittura le cose lontane

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Parte seconda
146. Del modo di condurre in pittura le cose lontane

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/145. Come si deve figurare una battaglia Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/147. Come l'aria si deve far piú chiara quanto piú la fai finire bassa IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

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146. Del modo di condurre in pittura le cose lontane
Parte seconda - 145. Come si deve figurare una battaglia Parte seconda - 147. Come l'aria si deve far piú chiara quanto piú la fai finire bassa

Chiaro si vede essere un’aria grossa piú che le altre, la quale confina con la terra piana; e quanto piú si leva in alto, piú è sottile e trasparente. Le cose elevate e grandi che saranno da te lontane, la lor bassezza poco sarà veduta, perché la vedi per una linea che passa infra l’aria piú grossa continuata. La sommità di dette altezze si trova essere veduta per una linea, la quale, benché dal canto dell’occhio tuo si causi nell’aria grossa, nondimeno, terminando nella somma altezza della cosa vista, viene a terminare in aria molto piú sottile che non fa la sua bassezza; e per questa ragione questa linea, quanto piú si allontana da te di punto in punto, sempre muta qualità di sottile in sottile aria. Adunque tu, pittore, quando fai le montagne, fa che di colle in colle sempre le bassezze sieno piú chiare che le altezze; e quanto le fai piú lontane l’una dall’altra, fa le bassezze piú chiare, e quanto piú si leveranno in alto, piú mostreranno la verità della forma e del colore.