Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/216. Della varietà di un medesimo colore in varie distanze dall'occhio
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Leonardo da Vinci - Trattato della Pittura (XVI secolo)
Parte seconda
216. Della varietà di un medesimo colore in varie distanze dall'occhio
216. Della varietà di un medesimo colore in varie distanze dall'occhio
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Infra i colori della medesima natura, quello manco si varia che meno si rimuove dall’occhio. Provasi, perché l’aria che s’interpone infra l’occhio e la cosa veduta occupa alquanto la detta cosa: e se l’aria interposta sarà di gran somma, allora la cosa veduta si tingerà forte del colore di tal aria, e se tale aria sarà di sottile quantità, allora l’obietto sarà poco impedito.