Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/244. De' colori
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244. De' colori
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Il lume del fuoco tinge ogni cosa in giallo; ma questo non apparirà esser vero, se non al paragone di cose illuminate dall’aria; e questo paragone si potrà vedere vicino al fine della giornata, o sí veramente dopo l’aurora, ed ancora dove, in una stanza oscura, dia sopra l’obietto uno spiracolo d’aria, ed ancora uno spiracolo di lume di candela, ed in tal luogo certamente saran vedute chiare e spedite le loro differenze. Ma senza tal paragone mai non sarà conosciuta la lor differenza, salvo ne’ colori che han piú similitudine, ma saran conosciuti, come bianco da giallo chiaro, verde dall’azzurro; perché, galleggiando il lume che illumina l’azzurro, è come mischiare insieme azzurro e giallo, i quali compongono un bel verde; e se mischi poi giallo con verde, esso si fa piú bello.