Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/247. Delle cose poste in campo chiaro, e perché tal uso è utile in pittura
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Leonardo da Vinci - Trattato della Pittura (XVI secolo)
Parte seconda
247. Delle cose poste in campo chiaro, e perché tal uso è utile in pittura
247. Delle cose poste in campo chiaro, e perché tal uso è utile in pittura
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Quando il corpo ombroso terminerà in campo di color chiaro e illuminato, allora per necessità parrà spiccato e remoto da esso campo. Quel che è detto accade perché i corpi di curva superficie per necessità si fanno ombrosi nella parte opposita donde non sono percossi dai raggi luminosi, per esser tal luogo privato di tali raggi; per la qual cosa molto si varia dal campo; e la parte d’esso corpo illuminata non termina mai in esso campo illuminato con la sua prima chiarezza, anzi, fra il campo ed il primo lume del corpo s’interpone un termine del corpo, che è piú oscuro, del campo, o del lume del corpo rispettivo.