Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/74. Di quelli che biasimano chi disegna alle feste, e che investiga le opere di Dio

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Parte seconda
74. Di quelli che biasimano chi disegna alle feste, e che investiga le opere di Dio

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/73. Come nelle opere d'importanza l'uomo non si deve mai fidare tanto nella sua memoria, che non degni ritrarre dal naturale Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/75. Delle varietà delle figure IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte seconda
74. Di quelli che biasimano chi disegna alle feste, e che investiga le opere di Dio
Parte seconda - 73. Come nelle opere d'importanza l'uomo non si deve mai fidare tanto nella sua memoria, che non degni ritrarre dal naturale Parte seconda - 75. Delle varietà delle figure

Sono infra il numero degli stolti una certa setta, detti ipocriti, che al continuo studiano d’ingannare sé ed altri, ma piú altri che sé; ma in vero ingannano piú loro stessi che gli altri. E questi son quelli che riprendono i pittori, i quali studiano i giorni delle feste nelle cose appartenenti alla vera cognizione di tutte le figure che hanno le opere di natura, e con sollecitudine s’ingegnano di acquistare la cognizione di quelle, quanto a loro sia possibile. Ma tacciano tali riprensori, ché questo è il modo di conoscere l’operatore di tante mirabili cose, e questo è il modo di amare un tanto inventore, perché invero il grande amore nasce dalla gran cognizione della cosa che si ama, e se tu non la conoscerai, poco o nulla la potrai amare. E se tu l’ami per il bene che t’aspetti da lei, e non per la somma sua virtú, tu fai come il cane che mena la coda e fa festa alzandosi verso colui che gli può dare un osso, ma se conoscesse la virtú di tale uomo l’amerebbe assai piú, se tal virtú fosse al suo proposito.