Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte sesta - Degli alberi e delle verdure/869. Degli alberi
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte sesta - Degli alberi e delle verdure/871. Delle cime sparse degli alberi
IncludiIntestazione
1 giugno 2008
75%
Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_sesta_-_Degli_alberi_e_delle_verdure/870._Degli_alberi_posti_sotto_l%27occhio&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110811214829</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_sesta_-_Degli_alberi_e_delle_verdure/870._Degli_alberi_posti_sotto_l%27occhio&oldid=-20110811214829
Gli alberi posti sotto l’occhio, ancora ché sieno in sé di eguale altezza e di eguali colori e spessitudine di ramificazione, non resterà che in sé in ogni grado di distanza essi non acquistino oscurità; e questo nasce perché a quello che ti è piú vicino, per essergli tu di sopra, tu vedi quella parte di esso che si mostra al cielo illuminatore delle cose, onde tu vedi di esso la parte illuminata, e però si mostra con effetto piú chiara, e quella che t’è piú remota tu la vedi piú di sotto, ond’essa ti mostra di sé le parti piú ombrose, e per conseguenza sarà1 piú oscura, e se non fosse che maggior somma d’aria s’interpone infra l’occhio e la seconda che infra esso occhio e la prima che viene a rischiarare tale oscurità, la prospettiva de’ colori scorterebbe per l’opposito.
Note
↑Nella edizione romana 1817 e nella viennese: "si ti fa."