Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte sesta - Degli alberi e delle verdure/870. Degli alberi posti sotto l'occhio

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Parte sesta - Degli alberi e delle verdure
870. Degli alberi posti sotto l'occhio

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Gli alberi posti sotto l’occhio, ancora ché sieno in sé di eguale altezza e di eguali colori e spessitudine di ramificazione, non resterà che in sé in ogni grado di distanza essi non acquistino oscurità; e questo nasce perché a quello che ti è piú vicino, per essergli tu di sopra, tu vedi quella parte di esso che si mostra al cielo illuminatore delle cose, onde tu vedi di esso la parte illuminata, e però si mostra con effetto piú chiara, e quella che t’è piú remota tu la vedi piú di sotto, ond’essa ti mostra di sé le parti piú ombrose, e per conseguenza sarà1 piú oscura, e se non fosse che maggior somma d’aria s’interpone infra l’occhio e la seconda che infra esso occhio e la prima che viene a rischiarare tale oscurità, la prospettiva de’ colori scorterebbe per l’opposito.

Note

  1. Nella edizione romana 1817 e nella viennese: "si ti fa."