Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte sesta - Degli alberi e delle verdure/879. Quali termini dimostrino le piante remote dall'aria che si fa lor campo
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte sesta - Degli alberi e delle verdure/878. Della dimostrazione degli accidenti
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte sesta - Degli alberi e delle verdure/880. Delle ombre delle piante
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1 giugno 2008
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Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_sesta_-_Degli_alberi_e_delle_verdure/879._Quali_termini_dimostrino_le_piante_remote_dall%27aria_che_si_fa_lor_campo&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110811214831</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_sesta_-_Degli_alberi_e_delle_verdure/879._Quali_termini_dimostrino_le_piante_remote_dall%27aria_che_si_fa_lor_campo&oldid=-20110811214831
Trattato della Pittura - Parte sesta - Degli alberi e delle verdure 879. Quali termini dimostrino le piante remote dall'aria che si fa lor campo Leonardo da VinciXVI secolo
I termini che hanno le ramificazioni degli alberi coll’aria illuminata, quanto piú sono remoti, piú si fanno in figura traente allo sferico, e quanto piú sono vicini, meno dimostrano di tale sfericità, come a albero primo, che per essere vicino all’occhio, dimostra la vera figura della sua ramificazione, la quale si diminuisce quasi in b, ed al tutto si perde in c, dove non che i rami di essa pianta si vedono, ma tutta la pianta con gran fatica si conosce.
Ogni corpo ombroso, il quale sia di qualunque figura si voglia, in lunga distanza pare essere sferico; e questo nasce perché, s’egli è un corpo quadrato, in brevissima distanza si perdono gli angoli suoi, e poco piú oltre si perdono i lati1 minori che restano; e cosí, prima che si perda il tutto, si perdono le parti per essere minori del tutto, come l’uomo ch’è in tale aspetto perde prima le gambe, le braccia e la testa che il busto; dipoi perde prima gli estremi della lunghezza che della larghezza, e quando son fatti eguali, sarebbe quadro, se gli angoli vi restassero, ma non vi restando, è tondo.