Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/384. Del saltare, e che cosa aumenta il salto
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Leonardo da Vinci - Trattato della Pittura (XVI secolo)
Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
384. Del saltare, e che cosa aumenta il salto
384. Del saltare, e che cosa aumenta il salto
Natura insegna ed opera senza alcun discorso del saltatore, che quando vuol saltare, egli alza con impeto le braccia e le spalle, le quali, seguitando l’impeto, si muovono insieme con gran parte del corpo, e levansi in alto, sino a tanto che il loro impeto in sé si consumi; il qual impeto è accompagnato dalla estensione subita del corpo incurvato nella schiena e nelle giunture delle coscie, delle ginocchia e de’ piedi; la qual estensione è fatta per obliquo, cioè innanzi ed all’insú; e cosí il moto dedicato all’andare innanzi porta innanzi il corpo che salta, ed il moto d’andare all’insú alza il corpo, e gli fa fare grand’arco ed aumenta il salto.