Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/470. Precetto

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Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
470. Precetto

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/469. De' termini della cosa bianca Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/471. Perché la cosa dipinta, ancoraché essa venga all'occhio per quella medesima grossezza d'angolo che quella che è piú remota di essa, IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 469. De' termini della cosa bianca Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 471. Perché la cosa dipinta, ancoraché essa venga all'occhio per quella medesima grossezza d'angolo che quella che è piú remota di essa,

Infra le cose di eguale altezza che sopra l’occhio sieno situate, quella che sarà piú remota dall’occhio parrà piú bassa. E se sarà situata sotto l’occhio, la piú vicina ad esso occhio parrà piú bassa; e le laterali parallele concorreranno in un punto.

Manco sono evidenti ne’ siti lontani le cose che sono d’intorno ai fiumi, che quelle che da tali fiumi o paduli sono remote.

Infra le cose di eguale spessitudine, quelle che saranno piú vicine all’occhio parranno piú rare, e le piú remote si mostreranno piú spesse.

L’occhio che sarà di maggior pupilla vedrà l’obietto di maggior figura. Questo si dimostra nel guardare un corpo celeste per un piccolo spiracolo fatto con l’ago nella carta, che per non poter operare di essa luce se non una piccola parte, esso corpo pare diminuire tanto della sua grandezza, quanto la parte della luce che lo vede è mancante del suo tutto.

L’aria che è ingrossata, e s’interpone infra l’occhio e la cosa, ti rende essa cosa d’incerti e confusi termini, e fa esso obietto parere di maggior figura che non è. Questo nasce perché la prospettiva lineale non diminuisce l’angolo che porta le sue specie all’occhio, e la prospettiva de’ colori la spinge e rimuove in maggior distanza che essa non è; sicché l’una la rimuove dall’occhio, e l’altra le conserva la sua magnitudine.

Quando il sole è in occidente, le nebbie che ricadono ingrossano l’aria e le cose che non sono vedute dal sole restano oscure e confuse, e quelle che dal sole sono illuminate rosseggiano e gialleggiano, secondo che il sole si dimostra all’orizzonte. Ancora le cose che da questo sono illuminate sono forte evidenti, e massime gli edifici e le case delle città e ville, perché le loro ombre sono oscure, e pare che tale loro certa dimostrazione nasca di confusi ed incerti fondamenti; perché ogni cosa è d’un colore, se non è veduta da esso sole.

Quando il sole è in occidente, i nuvoli che infra esso e te si trovano sono illuminati di sotto, ché vedono il sole, e gli altri di qua sono oscuri, ma di scuro rosseggiante, ed i trasparenti hanno poche ombre.

La cosa illuminata dal sole è ancora illuminata dall’aria, in modo che si creano due ombre, delle quali quella sarà piú oscura, che avrà la sua linea centrale dritta al centro del sole. Sempre la linea centrale del lume primitivo e derivativo sarà con la linea centrale delle ombre primitive o derivative.

Bello spettacolo fa il sole quando è in ponente, il quale illumina tutti gli alti edifici delle città e castella, e gli alti alberi delle campagne, e li tinge del suo colore; e tutto il resto da lí in giú rimane di poco rilievo, perché, essendo solamente illuminato dall’aria, hanno poca differenza le ombre dai lumi, e per questo non spiccano troppo; e le cose che infra queste piú s’innalzano sono tocche dai raggi solari, e, come si è detto, si tingono nel loro colore; onde tu hai a torre del colore di che tu fai il sole, e ne hai a mettere in qualunque color chiaro con il quale tu illumini essi corpi.

Ancora spesse volte accade che un nuvolo parrà oscuro senza avere ombra da altro nuvolo da esso separato; e questo accade secondo il sito dell’occhio, perché dell’uno vicino vede solo la parte ombrosa, e degli altri vede l’ombrosa e la luminosa.

Infra le cose di eguale altezza, quella che sarà piú distante dall’occhio parrà piú bassa. Vedi che il nuvolo primo, ancoraché sia piú basso che il secondo, pare piú alto di questo, come ti dimostra nella parete il tagliamento della piramide del primo nuvolo basso in no, e nel secondo piú alto in nm, sotto on. Questo nasce quando ti par vedere un nuvolo oscuro piú alto che un nuvolo chiaro per i raggi del sole o in oriente o in occidente.