L'altèro sguardo a' nostri occhi mortale

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Lorenzo de' Medici

XV secolo Indice:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu Letteratura XXXVIII. [Vana visione della pietá della sua donna.] Intestazione 30 settembre 2023 100% Da definire

Piú che mai bella e men che giá mai fèra Io son sí certo, Amor, di tua incertezza
Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime


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[Vana visione della pietá della sua donna.]


     L’altèro sguardo a’ nostri occhi mortale,
che spegne ogni bellezza che ha d’intorno,
fuggito avea per prender d’alcun giorno
con Amor triegua, e tôr forza al suo strale.
     Quando Amor o la sorte mia fatale,
invida che al mio mal dessi soggiorno,
mio basilisco di pietate adorno
mostrommi: ah, contr’Amor null’arme vale!
     Nel tempo che da noi è piú distante
il carro che mal giá guidò Fetonte,
che ’l pensier vede piú quel che piú spera,
     deposto avea lo sdegno il bel sembiante,
e quel bel, che mancava alla sua fronte,
pietate aggiunse alla bellezza altèra.