Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/120

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fanno le galline. Anche le signore anatre così difficili, si comportano bene: tutti siamo sani e d’accordo. Guarda come il frumento è bello: cresce solo a guardarlo. Ma guardalo, Gina!

La giovine donna sollevò piano piano la testa ed i suoi occhi melanconici s’inverdirono per il riflesso del campo semicircolare che, coperto di frumento tenero e ondeggiante, pareva un corso d’acqua color di smeraldo. Un senso improvviso di gioia le aprì il cuore. Era la prima volta da che vivevano assieme che la suocera le parlava con quel tono di voce: e più che dai campi in risveglio e dalle loro promesse la primavera sgorgava per lei da quella voce che la costringeva a sollevare con gli occhi l’anima piegata.

Annalena si chinò sulla proda del campo per cogliere alcune foglie di radicchio, poi riprese!

— Vedrai, Gina, come la nostra posizione in pochi anni muterà. Una volta sistemato Pietro, tutto il resto andrà da sè. Noi siamo tutti, adesso, come in una barca sul fiume agitato; bisogna tenersi leggieri, buttar via tutto quello che può far pendere la barca da un lato; e così si arriverà salvi a terra. Passeranno gli anni, i bambini di-