Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/215

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so sono pentito, ed ho paura che sarà lei, la vecchia, a farmi crepare, se il Dio di Baldo non mi aiuta.

Nell’ombra Baldo fu per rizzarsi sulla schiena come una serpe; ma si compresse il cuore contro la terra, come volesse schiacciarselo, e strinse i denti per non parlare.

Sentiva che Pietro mentiva, forse in buona fede, ma che mentiva: che altra era la causa delle sue pretese tribolazioni e dei suoi nuovi progetti. E il suo sdegno si gonfiò ancora di più, quando sentì Bardo imitare la sua voce per dire a Pietro!

— Dio ci aiuterà.

Vi fu un momento di silenzio, durante il quale la voce di Giovanni si fece ancora sentire, con parole che ai tre fratelli minori travolti dallo stesso dramma, parvero vuote e di un mondo che non era il loro: poi Pietro riprese:

— Un matrimonio d’amore, io, intanto, non lo posso fare. O anche se lo faccio, dopo pochi giorni ne sono stufo e arcistufo. Moine, io, dalle donne, non ne voglio: alle moine io rispondo con ceffoni. Sono fatto così, e neppure mia madre, se mi rifacesse una seconda volta, mi farebbe diverso. E allora....

— Allora?