Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/258

Da Wikisource.

— 248 —


— Che hai fatto, vecchio porco, che hai fatto?

Il delitto di Pietro, che gli riapparve alla memoria chiaro e sinistro come una saetta, gli sembrò un gioco in confronto a quello che aveva commesso lui, quando, rimasto solo dopo il triste colloquio, si era sentito ingoiare dalla disperazione.

Aveva bevuto. Due, tre bicchieri di vino forte; o forse quattro; fino a sentirsi un altro, come ringiovanito da un sangue misterioso che gli ridonava la forza dell’uomo vicino a Dio.

Così era riuscito a salire la scala, come la scala di Giacobbe, ed a rimetterei da solo a letto: ma adesso Dio lo castigava, per la sua temerità e l’infrazione alla legge del dolore.


Stette lungamente sveglio, senza però agitarsi. Tutte le preghiere che sapeva fin da bambino gli tornavano alla memoria: non le recitava, ma le passava come in rivista, una per una, parola per parola, e questo esercizio tornava a sollevarlo. Poi ricadeva nel ricordo di Pietro e del suo misfatto: ed