Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/276

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la bambina minacciò di scaraventargliela addosso.

— Se ho da fare di queste fabbriche, non sarai certamente tu il muratore.

Egli abbassò la testa: poichè se le sue parole corrispondevano a quelle di una spicciativa dichiarazione d’amore, la risposta di Bellina suonava recisamente un rifiuto.

Del resto anche con Pietro ella si mostrava contegnosa, e lui altrettanto con lei.

Osca disse che parevano una coppia di fidanzati di famiglia reale.

Ma quando Pietro, aiutandola a salire e accomodarsi sul calessino battesimale, le strinse di nascosto la caviglia, ella s’accese tutta e lo guardò come lo rivedesse dopo una lunga assenza e una lunga attesa.

Sul calessino, rinnovato per l’occasione, presero posto anche Baldo e Osca che guidava: la piccolina fu messa sulle ginocchia d’Isabella, coi lembi invero poco pesanti del vestito battesimale sparsi sulle gambe del padre.

Una soffice coperta riparò poi tutti, e per maggiore precauzione, sebbene la giornata fosse bella, fu tirato su il mantice.

Annalena condusse per la briglia la cavalla fino al portone; e avrebbe voluto gui-