Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/28

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occhi dal suo piatto credeva di intravedere ancora, nel colore dei suoi figli, i campi di saggina e di frumentone ed i frutti imbevuti di sole. La terra benedetta da Dio si rifletteva in loro; e Dio non avrebbe mancato di mandare nella nuova casa, per opera delle loro braccia, il pane quotidiano moltiplicato all’infinito.

Quando li vide ben rifocillati disse:

— E domani alzarsi presto. Le robe in casa le rimetteremo a posto noi donne: voi andate fuori e cominciate a lavorare nel campo verso il fosso.

Bardo tentò di ribellarsi.

— Domani io voglio dormire: almeno il primo giorno....

— Tu invece sarai il primo ad alzarti; non c’è nè primo nè secondo giorno.

Ma lo smorto, come lo chiamavano i fratelli, insistè con ironia:

— Io poi, domani, appunto per festeggiare il primo giorno, voglio andare a messa.

Allora tutti, compreso lo zio, si misero a ridere ed a sbeffeggiarlo: egli tentò di sostenere la partita:

— Sì, cari, voglio andarci, anche per farmi vedere dalle ragazze del luogo e dire loro: eccoci, siamo qui. Attente.