Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/91

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quide ed arboree di un fiume misterioso. Forse, a sua insaputa, gli tornava in mente il coccodrillo che insegue l’uomo fintosi morto.

La preda era Gina.

E durante il resto della sera ella davvero, pure fuggendo lo sguardo di lui che ogni tanto la cercava e le investiva tutta la persona, si sentiva come quel corpo in apparenza morto, e provava tutto il terrore dell'inseguimento fatale, ma con la speranza e la ferma volontà di salvarsi.


Per ospitare degnamente Isabella le fu assegnata la camera ancora disponibile della casa, e Pietro andò a dormire sul canapè della saletta, che era la stanza dove si ricevevano le visite di riguardo e si pranzava nelle grandi occasioni.

I mobili lucidati col petrolio vi parevano nuovi; la mensola del camino, con su due lampadari accesi, tutta adorna di cartoline illustrate, di conchiglie, di vasetti argentati, con fiori di carta punteggiati dai ricordi delle mosche, rassomigliava agli altarini dei