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DIC | — 306 — | DIF |
Diclaniri, Diclinari, Dicliniri. V. declinari.
Dicullari. V. decollari.
Dicuti-e-dissi (a. Posto avv. A tu per tu. || mittirisi a dicuti e dissi, contrastar pertinacemente a parole: bisticciare, star in sul bisticcio o a tu per tu.
Diddì e Ddiddì. V. addiddì. || Col verbo mannari, scacciare o uccidere.
Diesilla. s. f. La seguenza nella messa di requie, che comincia dies irae: diesire.
Diesis. s. m. T. mus. Accrescimento di voce alla nota musicale per un semituono: diesis.
Dieta. s. f. Astinenza o regola di cibo: dieta. || teniri a dieta, somministrare scarsamente: tener a dieta. || Assemblea di capi di uno stato: dieta. || In pl. diritti spettanti ai messi o commissarî esecutivi in ragione de’ dì che stanno in delegazione: ragioni.
Dièvuru. V. lebbru. Così a Nicosia (Nel Veneto lievro).
Difalcari. v. a. Trarre, cavare dal numero: defalcare. P. pass. difalcatu: defalcato.
Difalcazioni. s. f. Il defalcare: defalcazione.
Difalcu. s. m. Defalcamento: defalco.
Difatti. V. defatti.
Difènniri. v. a. V. addifenniri. || Ribattere con parole e ragioni le accuse: difendere. || Riparare, custodire, preservare: difendere. || Prov. difenniti lu to o tortu o drittu, massima de’ prepotenti.
Difensioni. (Pasq.) V. difisa: difensione.
Difensiva. s. f. T. mil. Lo star sulla difesa: difensiva.
Difensivu. add. Atto a difendere o che difende: difensivo.
Difensuri. verb. m. Chi o che difende: difensore.
Difettari. v. intr. Aver difetto, imperfezione: difettare. || Esser mancante: difettare. P. pass. difettatu: difettato.
Difettivu. add. Manchevole: difettivo. || Prov. essiri cu li verbi difettivi, scarseggiare: difettare, penuriare.
Difettu. s. m. Imperfezione, mancamento: difetto. || Colpa, errore: difetto. || Mancanza, penuria: difetto. || Debolezza che non è proprio vizio: difetto. || fari difettu, detto di abito che non vada bene: far difetto, o garbacci. || Prov. li difetti di li medici li cummogghia la terra, essendo tali errori causa di morte, così la tomba cuopre tutto: gli errori de’ medici son ricoperti dalla terra, quelli de’ ricchi da’ danari. || nuddu è senza difetti: niuna persona senza difetti, niun peccato senza rimorsi, dice l’italiano. || mettiri difettu a lu suli, censurar tutto: apporre al sole.
Diffamari. v. a. Detrarre la fama altrui: diffamare. P. pres. diffamanti: diffamante. P. pass. diffamatu: diffamato.
Diffamatissimu. add. sup. Diffamatissimo.
Diffamatòriu. add. Che tende a diffamare: diffamatorio.
Diffamaturi–trici. verb. Chi o che diffama: diffamatore – trice.
Diffamazioni. s. f. Il diffamare: diffamazione.
Differenti. add. Vario, dissimile: differente. Sup. differentissimu: differentissimo.
Differentimenti. avv. Con differenza: differentemente.
Differentissimamenti. avv. sup. Differentissimamente.
Differenza, diffirenzia e diffirenza. s. f. Il non esservi somiglianza tra persona e persona, o tra cosa e cosa: differenza. (A. V. ital. differenzia). || Lite, controversia: differenza. || spartiri la differenza, si dice quando si dà la sentenza alquanto in favore dell’una parte e alquanto in favore dall’altra: dare in quel mezzo. || livari li diffirenzi, torre di mezzo una questione, una lite o altro per rappaciarsi.
Differenziari. v. a. Far differenza: differenziare. P. pass. differenziatu: differenziato.
Differenziedda. V. diffirinziedda.
Differimentu. s. m. Il prolungare: differimento.
Differiri. v. intr. Esser differente: differire. || v. a. Prolungare, rimettere ad altro tempo: differire. P. pass. differutu: differito.
Difficileddu. add. dim. Difficiletto.
Diffìcili. add. Contrario di facile: difficile. || Detto d’uomo d’indole strana, intrattabile: difficile. || Inquieto, stitico: difficoltoso. || lassari lu difficili e darisi a lu facili, mettersi ad impresa più agevole, lasciata la più difficile: ferire nel molle. Sup. difficilissimu: difficilissimo.
Difficilissimamenti. avv. sup. Difficilissimamente.
Difficilmenti. avv. In modo difficile: difficilmente.
Difficultà, Difficultati e Difiultà. s. f. Astratto di difficile: difficoltà, difficoltade, difficoltate. || Questione, contrasto: difficoltà. || fari difficultà, opporsi, non acconsentire: far difficoltà. || pigghiari lu puntu di la difficultà, capire, pigliar il nerbo della cosa: dar nel segno. || nun aviricci difficultà, acconsentire: non averci difficoltà. p. e. nun ci haju difficultà: non ci ho difficoltà. || cci hai livatu sta difficultà! Dicesi a chi dice o propone cosa che non può tradursi ad atto, o che si sapeva diggià.
Difficultari. v. a. Dare difficoltà: difficoltare.
Difficultusu. add. Che ha difficoltà: difficultoso. || Uomo inquieto, stitico, che mette difficoltà: difficultoso. Sup. difficultusissimu: difficultosissimo.
Diffidamentu. s. m. Il diffidare: diffidamento.
Diffidanza. V. diffidenza: diffidanza.
Diffidari. v. intr. e intr. pass. Non aver fiducia, fede: diffidare. P. pres. diffidanti: diffidante. P. pass. diffidatu: diffidato.
Diffidenti. add. Che diffida: diffidente.
Diffidenza. s. f. Il diffidare: diffidenza.
Diffinituri. s. m. Colui che assiste il capo nell’amministrazione di un convento: diffinitore.
Diffirenza, Diffirenzia. V. differenza.
Diffirinziedda. dim. di differenza: differenziuccia, differenzuccia.
Diffirinziuna. accr. di differenza: grande differenza.
Diffirinziunedda. dim. di diffirinziuna.
Diffirinziununa. accr. di diffirinziuna.
Difformi. V. deformi. || Diverso: difforme.
Difformità. V. deformità. || Diversità: difformità.
Diffùnniri. v. a. Spargere largamente detto de’ liquidi: diffondere. || Met. Detto di cose morali, farle comuni: diffondere. P. pass. diffusu: diffuso.