Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/235

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— Lo so; nondimeno rifiuti di migliorare la tua condizione di cittadino; e in questo, a mio parere, hai torto.

— Ma; è inutile che vi dica aver io altre ragioni mie proprie per rifiutare di ammogliarmi e di partir da Milano.

— Tu l’ami molto dunque quella donna?

— Sì, padre mio.

Il vecchio mise un sospiro, e stette un momento silenzioso cogli occhi pietosamente fissati in quelli di Emilio.

— E se ti toccasse di lasciarla?

— Lasciarla! Perchè? Chi mi potrebbe obbligare?

— Chi? Ma suo marito, per esempio.

— Chi vi ha detto ch’ella sia maritata?

— Nessuno. Io l’ho riconosciuta.

— Voi! — sclamò Emilio — Conoscete anche suo marito forse?

— Anche suo marito.

— Siete dunque venuto per parlarmi di lei?

— No; ma capisci che ella ci doveva entrare necessariamente nel mio discorso...

— E voi vorreste che io la lasciassi?

— Io lo desidero tanto, che per dartene il mezzo ti ho fatto quelle proposte.

— Ma vedete bene che io non potrei.

— Dunque non se ne parli più; — disse il tutore crollando il capo. — E adesso, — soggiunse dopo un breve silenzio — tu puoi interrogarmi. Io sono pronto a narrarti ciò che desideri.