Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/294

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Questa scena, che qui distesa sulla carta occupa discreto spazio, in realtà era accaduta nel tempo che un lettore — che sa leggere — impiega a scorrere tre linee.

Il conte Firmiani e il dottor Bartelloni non avevano avuto tempo che di trattenere quei due furiosi, e di pronunciare al loro orecchio qualche inascoltata parola di pace.

Ma poichè il Dal Poggio ebbe accettata la sfida, il vecchio Firmiani, rivolto a Emilio rispose:

— Io non entrerò in quello che l’onore di entrambi esigerà in seguito da loro... Io sono venuto a reclamare da lei un atto di giustizia e di ragione. Ella capirà che, quella donna che sta là dentro, deve essere restituita alla sua famiglia, a suo marito,... e non posso credere che ella non voglia unirsi a noi per persuaderla a rimettersi nella via del dovere, e ad evitare uno scandalo enorme... Essa non avrà nulla a temere da suo marito;... da nessuno... Come suo nonno, come uomo d’onore, posso giurare ch’ella sarà trattata con riguardo,... con amore,... come una figlia.

La voce del povero vecchio si fe’ piena di lagrime. L’emozione non gli permise di continuare.

— Orsù; — sclamò il Dal Poggio movendo un passo verso l’uscio del gabinetto d’onde era uscito poco prima il grido di Noemi — È d’uopo finirla.

— Indietro! — disse Emilio preparandosi a contendergli il passo.