Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/115

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LIB. III.

Ma di questa certo è maggiore: et non so se più tosto la debba chiamare temerità, la fatica, la industria, lo studio del navigare: et chiunque sia stato, ò Iason che prima in Colcho con navi passasse, ò gli Soriani et Phenici, che trovassero la via di caminare per lo vietato elemento: et di menare gli habitatori dell'uno all'altro paese: certo niun'altraa cagioen lo mosse, se non l'avaritia: ne mai altro ne seguitò che rapine, violenze, morti, ruine, et dispersioni di genti. Se Iason co giovani di Grecia non fosse stato ardito di mettersi in mare, non havrebbe al Re Oeta rapito il vello d'oro, ne condottassene Medea seco, che uccise il fratello: accio che 'l dolente padre, mentre raccoglieva le sparse membra dell'infelice figliuolo, tardasse di seguitarla. Et non sarebbono tanti prencipi et huomini eccellenti morti à Troia; se mille navi non havessero condotte le forze tutte dell'Europa contra Priamo re dell'Asia. Et non sarebbe in Grecia venuto Xerse con seicento migliaia d'huomini: ne si sarebbono fatte null'altre guerre, che hora il raccontare troppo lungo potria parere. Ne ancora se ben consideriamo, la comodità che 'l navigare ci apporta di spetiarie, di lane, di sete, ed d'alcune altre cose, è tanta, che sia da farne grande stima perciò che senza quelle l'huomo potria vivere: et in vece del pepe, del zenze, et del zuccaro, ci basterebbono le cipolle, l'aglio, e 'l mele: et potriasi risparmiar la fatica di portarle alle parti orientali, ove sono in più pregio che le dette cose loro. Et l'Italia, la Francia, la Spagna, l'Alemagna, l'Inghilterra, et gli altri paesi occidentali hanno molte opportunità di pannilami, et di sete, senza che 'l levante