Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/394

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384 PARADiSO redi questo rapporta si che non presuma a tanto segno pin mover li pedi e quando tu ritornerai al mondo de’ mortali racconta questa impossibilità di penetrare l’arcano della divina predestinazione, acciocchè il mondo non presuma di penetrare colla mente entro sì gran segreto. • La mente che qui luce in terra [urna la mente umana che in cielo è luce, in terra è fumo ossia è tenebrosa onde ri• guarda come puo La giu quel che non puole perche I ciet lassumma onde considera come esser possa che essa mente • sia atta a comprendere laggiù quello che non comprende • quassù in cielo, si mi prescrisser le parole sue tanto mi persuasero le di lui parole eh io lasciai la questione che io abbandonai la dimanda e mi ritrazi a dimandar humilmente chi fue e mi restrinsi a dimandare chi era. San Pier Damiano fondò due nobili monasteri, uno nell’Apennino in alpe altissima tra Marca e Toscana, Ira Gubbio e la Pergola; e tal monastero regge tuttora. Un altro presso Ravenna in santa Maria in Porto, lontano tre miglia dalla città, e rispetto al primo, Sassi surgon tra dui liti ditalia s’alza Apennino tra il lido del mar Tirreno, ed il lido del mare Adriatico. E’ Italia è un isola all’occidente, e l’Apennino la divide pel lungo, e la circonda e la chiude colle alpi sue da una parte, perché non è veramente isola, e quella parte la separa dalla Gallia e Germania non molto distanti alla tua patria tanto che troni assai sonan piu bassi e non molto distanti da Fiorenza tanto sorgono, e s’innalzano che sorpassano le nuvole nelle quali si generano i fulmini. -— L’altezza in cui si generano i fulmini è di sedici stadi dalla superficie della terra. Ritengono alcuni che si parli di Camaldoli nel Casentino, ma più avanti si smentisce. e fanno un gibbo che se chiama Catria e formano un rialto che si noma Catria; nell’ ingresso della Marca d’ Ancona,