Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/421

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canto

XXIII. t1

fluenze di queste sfere circolanti. Queste schiere sono composte di vergini dalla luna; degli spiriti attivi di Mercurio; degli amorosi di Venere; de’ dottori del sole; de guerrieri di Marte; de’principi e sovrani di Giove; de’ contemplativi di Saturno: raccolti intorno al sommo duce ed imperatore trionfano di loro vittorie. pareami che I suo viso ardesse lutto mi parea che il volto di Beatrice ardesse e gli occhi avea si pieni di letitia che passar mi convien senza constructo e mostrava negli occhi tanta letizia, che non caverei costrutto alcuno se tentassi descriverla. Qual nei pleniluniz sereni quando la luna è piena, ed a ciel sereno Trivia ride tra le ninfe eterne Diana ride tra le stelle: Diana chiamasi trivia da tre virtù che le danno tre diversi nomi—Luna, Diana, Proserpina,—e pei tempi diversi — incremento, stato, e diminuzione -— che dipingon lo ciel per tutti i seni quali ninfe adornìno il cielo in ogni parte; così vidi un sole Cristo sopra migliaia di lucerne sopra immensa moltitudine di anime spiendienti che tutte quante I accendeva quel sole tutte le irradiava come fa il nostro le viste superne come fa il nostro sole sensibile che illumina le stelle, e gli altri corpi celesti, ovvero come il sole illumina le sfere, così Cristo le schiere de’ beati che ebbero I’ influsso de’ pianeti. e la lucente substantia e I’ umanità santissima di Gesù transpareva traluceva, trasparia per la viva luce di Cristo tanto chiara nel mio viso tanto lucida agli occhi miei che non Sa sostenea che non poteano sostenerla, allegoricamente perché 1’ umano intelletto non basta a comprendere la natura ed essenza di Cristo. O Beatrice dolce guida e cara! esclamai quindi, o Beatrice mia dolce guida, quante niaraviglie mi fai vedere! ella mi disse quel che ti sobrancia quello clic sopravanza la tua