Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/426

Da Wikisource.

416


paradiso

na che ha il sole e la luna sotto de’piedi,ed il capo coronato di dodici stelle — qualunche melodia piu dolce sona qua fJiU e più a se I anima lira ogni melodia che si oda nel mondo più soave, e più attraente parrebbe nube che squarciata lona parrebbe tuono che scoppia da nube squarciata comparata al sonare di quella lira confrontata colle parole o canto di quell, angelo ch’ è lira celeste onde si coronava il bel zaffiro del qual il cel s inzaphira del quale si ornava Maria che forma la più bella gerrirna di quel purissimo cielo. Io sono amore angelico che giro I alta letitia che spira • del ventre che fu albergo del nostro disiro io sono angelo • pieno di amore, che spiego, girando intorno a te, o gran Donna, l’alta letizia che a noi venne dal tuo santo grembo, il quale fu albergo del Redentore da noi tanto desiderato. el girarommi o donna del cicl, mentre che seguirai tuo figlio e farai dia piu la spera suprema perche gli entre e mi aggirerò intorno a Le, o Regina della corte beata, finchè seguirai tuo Figlio, e farai più risplendente il cielo empireo per lo tuo • entrare in esso. Cossi la circulata melodia si sigillava così quella melodia, che usciva dalla facella che si moveva in giro, terminava e lutti gli altri lumi facean sonar il nome di Maria e tutti gli altri spiriti beati cantavano il nome di Maria con vari e diversi attributi. lo real manto di tutti volumi del mondo il prjmo mobile, ch’ è il inanto o coperta delle altre sfere che piu ferve e piu s avviva ch’ è cielo di fiamma o luminoso, più divino degli altri tutti il quale si ravviva nell habito di Dio e di costumi dallo Spirito Santo, e dall’esercizio delle virtù. 14a nona sfera è come il primo ministro di corte che riceve ogni potere direttamente da Dio, e lo distribuisce ad ogni sfera inferiore avea i interna riva la parte concava di essa sfera