Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/442

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paradiso

come aprir si dovea la teologia della quale è imbevuta la mente tua, t’insegnò di rispondere sin qui come si vuole e si deve della fede si eh io aprovo cio che fori emerse sicchè io pienamenteapprovo ogni risposta che midesti; ma ora convien esprimere quel che credi ora resta che tu mi dica quello che credi et onde a la credenza tua si offerse e come e perché ti rendesti credente. O sancto padre o padre santo o spirito che vedi o spirito beato che ora presenzialmente vedi cio che credesti ciò che a- vesti pec fede si che vincisti ver lo sepukro piu giovani piedi tanto che correndo al sepolcro dì Gesù Cristo, vincesti il giovane tuo condiscepolo san Giovanni, entrando prima di lui in quel sacro recinto. Questa è la interpretazione di molti: ma per più accostare la mente di Dante, è meglio interpretare, che san Pietro vecchio vincesse san Giovanni più giovane in fede, perchè san Giovanni correndo coi piedi al sepolcro di Cristo non fu tanto presto, che san Pietro non vi arrivasse più presto colla fede della’risurrezione, cominciai io Dante tu vuoi eh io manifesti la forma qui del prompto creder mio prima parte della tua dimanda et anco la casion di lui che- desti seconda parte et io rispondo. Ch io credo in uno Dio solo e Eterno io credo in un solo eterno Dio, senza principio e senza fine che tutto I ciel move per suo amore non moto non mosso e spinto con amore e con disio con volere e carità infinita; et a tal creder non o io pur prove phisice et netaphisiche ed a tale credenza non ho soltanto prove di natura o soprannaturali dammi anche la verità che quinci piove per Moyse ,per Propheti et per psalmi per I Evangelio el per voi che scriveste poi che i ardente .‘pirito vi fee almi ma ben anche la verità che scontrasi in Mosè, ne’profetì. ne’ salmi, negli evangeli, e ne’vostri scritti,