Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/483

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canto

XXVII. ,473

mi fora discoperto il sito di questa ariola e mi sarebbe stato possibile scoprire il punto della terra che I sol procedea sotto i miei piedi un segno epiu partito perchè il sole sotto ai miei piedi andava innanzi a me, distante da me un segno dello zodiaco, e pitì, e la terra non era rispetto a lui illuminata. La mente innamorata che donnea sempre con la mia donna la mente mia nnamoraÌa, che sempre vagheggiav’a con Beatrice piu che mai ardea di ridurre gli od ad essa sempre più desiderava di fissare in lei lo sguardo: e se natura e arte [ce pasiure da pigliar occhi per aver la mente in carne humana o nelle sue picture e se la natura o I’ arte produssero bellezze onde pascere gli occhi per attrarre le menti, l’una ne’corpi umani, l’altra nelle sue dipinture tutta adunate parrebber niente ver lo piacer divino che mi rifulse quando mi volsì al suo viso ridente tutte adunate parrebbero nulla a petto del divino piacere che m’ invase quando mi volsi al di lei lieto viso, e la virtu che losguardom indulse e tanta impressione mi fece lo sguardo benigno di Beatrice che mi divelse dal bel nido di Leda che mi tolse dal segno dei gemelli. Castore e Polluce figli di Giove e di Leda, madre di E- iena, si fingono mutati nel segno di gemini o gemelli, come si disse nel Purgatorio e nel ciel veloci1,ssimo compulse e mi slanciò dentro al primo mobile, le parti sue vivissime ci exceThe son si uniformi che io non so dire per qual loco Beairice mi se elesse le parti del primo mobile son tanto vive, eccelse, ed uniformi, che non so dire in qual luogo Beatrice mi avesse lanciato. Ma ella che vede il mio disire ma essa che leggeva il mio desiderio di sapere qualche cosa del primo mobile in(‘omincio ridendo tanto lieta che Dio parea nel suo volto gioiFe incominciò a dirmi con tanta letizia che parea che lo stesso