Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/148

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ma sopratutto deve essere esso il suo proprio modello. Alfieri è grande, perché non è né Ovidio, né Racine, ma è Alfieri, ricchissimo di sé stesso. La Mirra è una concezione ammirabile, perché il suo autore, avendo innanzi la Fedra, ha disprezzato quel modello, ed ha detto: — Mirra deve esser Mirra, e non Fedra, e deve esser la mia Mirra e non quella di Ovidio: la Mirra di Ovidio non è tragediabile. — E Janin si è incaponito con Ovidio e Racine; non ha l’occhio di Saint-Victor, non vede l’oggetto in sé stesso, ma alcuni lati superficiali di paragone, e vuol tirare pe’ capelli Alfieri colá dove egli non ha voluto andare.

Insomma Janin per virtú di mente è un critico di terz’ordine. Manca d’idee generali; non sa innalzarsi alla concezione di un lavoro; non sa cogliere i fatti nella loro integritá e nel loro significato; appartiene alla bassa scuola empirica. Nondimeno egli è molto popolare, e come giornalista ha pochi pari. Il lettore comune che legge per passatempo, non si cura gran fatto di logica e di dottrina; non cerca la veritá, cerca il divertimento; è ottimo chi meno l’annoia. E Janin è il fatto suo. Serrato, rapido, veemente, ingegnoso, nessuno meglio di lui sa dare spicco ad una trivialitá, imbellettare un luogo comune, sentenziare con piú sicurezza, dire insolenze con piú spirito. In Francia è noto meglio che tra noi.— Fammi ridere, trammi di noia, Janin — ; ecco ciò che dice il lettore, quando ha a mano una sua appendice; nessuno pensa a dire:— impariamo qualche cosa. — E quando la lettura è fatta, non si domanda giá: — Janin ha ragione? Janin ha ben ragionato?— ma invece: — mostra egli il solito spirito? fa ridere? ha fatto una bella appendice? — Pochi ingenui desiderano una buona appendice: a’ piú basta che la sia bella. E una bella appendice nel senso volgare significa un’appendice scritta con brio, con vivacitá, con passione. Janin se lo sa, e vi si è messo. Egli mira principalmente a fare effetto: vorrebbe che ciascun suo periodo fosse un colpo di pistola, che attirasse la gente a domandare: — chi è? che è? — È Janin. Per scuoterti non si contenta di alzar la voce: ti dice una carta di villanie. Per esempio, non ci è volta che nomini