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E determina ancora che nel tempo che la macchina è in moto non possa seguire mutazione alcuna, benchè minima sia, senza che preceda l’arresto necessario per dar luogo alla potenza motrice di porre la macchina in quella disposizione che richiede quell’azione che deve essere eseguita.

Quando il peso della macchina non è in equilibrio sopra la base che lo sostiene, è sempre vacillante, e senza fermezza, e però per tal ragione è incapace di prestarsi all’impulso della potenza motrice, quando questo non sia a seconda della sua inclinazione ma non è così quando si trovi in quel punto d’equilibrio che li cagiona fermezza, perchè allora è pronto a prestarsi a qualunque impulso, nessuno eccettuato, e la potenza motrice è in libertà di darli regola, e di mettere in azione a suo talento qualunque parte della macchina, come più li piace.

Dependendo dunque la puntualità ed esattezza dell’esecuzione delle azioni dal trovarsi la macchina ferma sopra la sua base, d’uopo è che l’arresto che deve precedere alla mutazione delle azioni sia fatto in forma che la macchina si trovi in tal situazione, eseguito che sia, perchè la potenza motrice possa subito dar puntual’esecuzione a qualunque chiamata che le venga data dal Cavaliere, e però la massima delle premure, di chi vuole esigere esatta ob-


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