Pagina:Galilei - Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze - 1638.djvu/16

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del Galileo. 7

che più importa) da i loro primarii, e indubitati fondamenti con necessarie dimostrazioni provate. E perche, come dico, voglio dimostrativamente accertarvi, e non con solamente probabili discorsi persuadervi; supponendo, che abbiate quella cognizione delle conclusioni Mecaniche da altri sin quì fondatamente trattate, che per il nostro bisogno sarà necessaria; conviene che avanti ogni altra cosa consideriamo, qual’effetto sia quello, che si opera nella frazzione di un legno, ò di altro solido, le cui parti saldamente sono attaccate; perche questa è la prima nozione, nella qual consiste il primo, e semplice principio, che come notissimo conviene supporsi. per più chiara esplicazione di che: segniamo il Cilindro, ò prisma ab di legno, ò di altra materia solida, e coerente, fermato di sopra in a e pendente à piombo, al quale nell’altra estremità b sia attaccato il peso c; è manifesto, che qualunque si sia la tenacità, e coerenza trà di loro delle parti di esso solido, pur che non sia infinita, potrà esser superata dalla forza del traente peso c: la cui gravità pongo, che possa accrescersi, quanto ne piace, e esso solido finalmente si strapperà à guisa d’una corda: e si come nella corda noi intendiamo, la sua resistenza derivare dalla moltitudine delle fila della canapa, che la compongono, così nel legno si scorgono le sue fibre, e filamenti distesi per lungo, che lo rendono grandemente più resistente allo strappamento, che non sarebbe qualsivoglia canapo della medesima grossezza: ma nel Cilindro di pietra, ò di metallo la coerenza (che ancora par maggiore) delle sue parti depende da altro glutine, che da filamenti ò fibre, e pure essi ancora da valido tiramento vengono spezzati.

Simp. Se il negozio procede, come voi dite, intendo bene, che i filamenti nel legno, che son lunghi, quanto l’istesso legno, posson


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