Pagina:Galilei - Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze - 1638.djvu/25

Da Wikisource.
16 Dialogo Primo

ben suggelli su ’l legno col suo turbine i, si rivolterà il vaso tutto con la bocca all’in giù, et attaccando all’oncino k un recipiente da mettervi dentro rena, ò altra materia grave, si caricherà tanto che finalmente la superior superficie ef del Zaffo si staccherà dall’inferiore dell’Acqua, alla quale niente altro la teneva congiunta, che la repugnanza del Vacuo: pesando poi il Zaffo col ferro, col recipiente, e con ciò che vi sarà dentro, haremo la quantità della forza del Vacuo: e se attaccato à un Cilindro di marmo, ò di cristallo grosso, quanto il Cilindro dell’Acqua, peso tale, che insieme col peso proprio dell’istesso marmo, ò cristallo, pareggi la gravità di tutte le nominate bagaglie, ne seguirà la rottura, potremo senza verun dubbio affermare, la sola ragion del Vacuo tener le parti del marmo, e cristallo congiunte; mà non bastando, e che per romperlo bisogni aggiugnervi quattro volte altrettanto peso, converrà dire la resistenza del Vacuo esser delle cinque parti una, e l’altra quadrupla di quella del Vacuo.

Simp. Non si può negare, che l’invenzione non sia ingegnosa: mà l’hò per soggetta à molte difficoltà, che me la rendono dubbia: perche, chi ci assicura, che l’aria non possa penetrar tra ’l vetro e ’l Zaffo, ancorche si circondi bene di stoppa o altra materia cedente; e così, acciò che ’l Cono i saldi bene il foro, forse non basterebbe l’ugnerlo con cera o trementina: in oltre, perche non potrebbero le parti dell’Acqua distrarsi e rarefarsi; perche non penetrare aria, ò esalazioni, ò altre sustanze più sottili, per le porosità del legno, ò anche dell’istesso vetro?

Salv. Molto destramente ci muove il S. Simpl. le difficoltà, et in parte ci sumministra i rimedii, quanto alla penetrazion dell’aria per il legno, ò tra ’l legno, e ’l vetro. Mà io oltre di ciò noto, che potremo nell’istesso tempo accorgerci con acquisto di nuove cognizioni, se le promosse difficoltà haranno luogo, imperò che se l’Acqua sarà per natura, se ben con violenza, distraibile, come accade nell’aria, si vedrà il Zaffo calare; e se faremo nella parte superiore del vetro un poco di ombelico prominente, come questo v, penetrando


per