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300 Codice cavalleresco italiano

Avversario che durante la trattazione della vertenza cerca colloquio con la controparte, art. 156 b).

Avvocato sfidato, art. 240 c).

Bari (i) non possono rappresentare, art. 96, 10°.

Baro (il) è squalificato, art. 239 i).

Bilaterale (giurì), art. 278.

          »          (quando si fa appello al giurì), art. 279.

Braccio (il) sinistro può parare i colpi nei duelli colla sciabola, art. 186.

Caduta a terra di un duellante, art. 258, 359, 388 c), 396 e succ.

Calunniatore (il) non può duellare, art. 239 ab).

Cambiare l’arma di mano durante il combattimento è vietato, art. 191.

Camicia nel duello alla sciabola, art. 315.

Capacità cavalleresca, art. 22.

          »          di duellare, art. 222.

Capo (il) di famiglia, anche se offensore, respinge il cartello del pretendente a persona della famiglia, articolo 240 o).

Caricamento delle armi, art. 459.

Carta di visita (rifiutare la) non significa negare la riparazione, art. 27 in nota.

Cartello di sfida:

           definizione, forma, importanza, art. 115.

        »        dove, come e quando si porta, art. 125, 127.

        »        deve essere scritto; se verbale può rifiutarsi, art. 115 nota.

        »        deve contenere le ragioni dell’appello, art. 119,

        »        deve attribuire i pieni poteri ai rappresentanti, art. 120, 121.

        »        quando si manda per la posta, art. 98, 99.

        »        quando non si porta, art. 67, 68.

        »        in nome di più persone non si porta, art. 68.

        »        non si porta all’offensore indegno, art. 255.

        »        non si porta all’avvocato, al senatore, al deputato, al rappresentante ecc. che non hanno offeso ecc., art. 219 nota, 240 b).

        »        chi deve respingerlo, art. 240.

        »        quando non è sfida, art. 116, 117.