Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/226

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XI


N

el tempo in cui si svolsero gli avvenimenti qui narrati non esistevano ancora nei paesi di confine i gabellieri e le pattuglie di ronda, che sono una minaccia cosí tremenda per le persone intraprendenti; e perciò ognuno poteva trasportare quello che gli veniva in mente. Se anche qualcuno eseguiva una perquisizione o una revisione, la faceva soprattutto per propria soddisfazione, specialmente se sopra un carro si trovavano oggetti allettanti alla vista e se il suo proprio braccio aveva sufficiente peso e vigore. Ma i mattoni non attirarono le voglie di nessuno, e il carro, senza incontrare alcun impedimento, arrivò alla porta principale della città. Bul’ ba nella sua stretta gabbia poté soltanto udire un certo frastuono, delle grida dei carrettieri e niente altro. Jankelj saltellando sul suo ronzino basso e coperto di polvere, dopo aver fatto parecchie giravolte, ripiegò in una via scura e stretta che si chiamava la «via sudicia» e anche


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