Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/49

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escursione a kursi.

amici, ufficiali dell’Africa, che con noi avevano diviso da oltre un mese l’avversa e la prospera fortuna, e non senza rammarico vedemmo il piroscafo allontanarsi alla volta di Bombay, ove di già l’aspettava un cospicuo carico di cotone.

Erasi stabilito, fra il professore Sapeto e noi, che si sarebbe noleggiata in comune una barca araba per condurci alle nostre rispettive destinazioni, cioè egli ad Assab, e noi a Massaua. Trovata dunque la nave appropriata al caso nostro (pel prezzo di 80 talleri, tutto compreso), mentre il professore stava disponendo le proprie faccende pel viaggio, avendo noi ultimato ogni preparativo, profittammo del tempo che ci rimaneva per fare alcune passeggiate nelle vicinanze immediate di Aden e di Steamer-Point, collo scopo di raccogliere qualche saggio delle produzioni locali. Dal canto mio potei procacciarmi alcuni bei campioni di roccia e varie specie di minerali.

Nel territorio di Aden, a differenza di quello di Assab, in cui la costituzione litologica del suolo offre notevole uniformità, si incontra una ricca serie di lave trachitiche contenenti buon numero di silicati cristallizzati, il cui studio riuscirebbe proficuo a quel mineralogista che avesse agio e tempo di dedicarvi le proprie fatiche. Mentre in generale le lave di Assab sono costituite di elementi anidri, connessi intimamente in una pasta omogenea, quelle di Aden risultano quasi sempre di materiali idrati, che conservano nella roccia la propria individualità. Osservai poi sopra una grande scala, nei monti adiacenti a Steamer-Point, l’esistenza di letti di lava disposti in strati orizzontali e presso a poco paralleli, il qual fatto si potrebbe interpretare come il risultato della sovrapposizione di varii letti di lava, eruttata in uno stato di eccezionale fluidità. Notai pure in qualche punto una sorta di tufo proveniente da eruzioni fangose.

Desiderosi di portare un po’ più lungo i nostri passi, ci recammo una mattina, con una barca araba, sulla riva occidentale della baia d’Aden, ed attraversata una pianura bassa ed arenosa, nella località che chiamasi Kursi, fummo rallegrati dalla vista d’una bella distesa di terreni coltivati a dura e a cotone, sparsi di ombriferi palmizi e di acacie. Svolazzavano sugli alberi e sui cespugli graziosi uccelletti, tra i quali spiccavano pei vivi colori: un bel Merops, una Nectarinia e la graziosa tortorella del Capo (Hectopistes capensis), più piccola, ma