Tu vedi, questa valle
Rinchiusa d’ogni lato 70È da scoscesi monti;
E voi, nel di lei fondo
Assisi state quasi
In una larga tina.
Ebben, là, da quel monte 75Discendono due rivi
Che, dopo breve corso,
Unendo le lor acque,
Formano quel laghetto.
Immagina ruscelli, 80Che nella valle cadono
Anche dagli altri monti;
Non è vero, che tosto
Tutta la vostra valle
Saria coperta d’acqua?
Il Fanciullo
85Ahi! ahi, grue diletta?
Ahimè, salvami! temo!
Ecco già vedo l’acqua
Venire furibonda,
E strascinarmi seco!
La Gru
90Oh non temer, fanciullo!
Non havvi acqua nè rivi.
Acchétati, carino!...
Ebbene, tale e molto
Più grande ancora è ’l mare. 95E noi lo traversiamo
Senza timore alcuno.
E tosto innanzi agli occhi
Immensurabil mostrasi
Bellissima vallea, 100Donde ben sette fiumi
Che strepitosi sboccano,
Van serpeggiando a correre
Nel mar che attraversiamo.
In questa valle noi 105Ritroviamo la state.
Là tosto ci annidiamo
In vetta a monti altissimi,
Il di cui piede ingombra
Immenso e largo spazio; 110Ma nell’alzarsi, poi
A grado a grado stringonsi
Così che le lor cime
Altissime, orgogliose,
Nelle nubi s’ascondono.
115Là ritroviam pur anco
Quel maestoso augello
Della stirpe de’ cigni:
Il vago Fenicoptero,
Cui le purpuree penne 120Ornano il collo e il petto.
E poi che i nati nostri
Forza al volar trovaro,
Noi pronti attraversiamo
Di nuovo il vasto mare; 125E ritorniamo lieti
A queste valli vostre,
Ben spesso accompagnati
Dal vago Fenicoptero.
Il Fanciullo
Grazie ti rendo, o cara, 130Per ciò che mi dicesti!
E chi suppor potea
Tant’e sì belle cose,
Che tu veder potesti,
O gru, cogli occhi tuoi?