Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1051

Da Wikisource.

Il mio Tirsi, cioè il contino Pepoli ha dato in luce un libriccino di sonetti.2 Mi pare che mostrino aver egli buoni capitali per far bene: ma la più che servile imitazione lo ha condotto (sempre a debole parer mio) ad esser meno assai di lui stesso. Avete ragione a dire che i Milanesi ignorano la nostra letteratura; ma non avrebbon essi ragione se se ne lamentassero. La colpa è di loro: perchè noi non troviamo libraio milanese che voglia comprare uno de’ nostri libri, e se lor si spediscono all’azzardo, hanno la bontà di riman- darli. Milano ha la malinconia dell’antica Roma e della moderna Parigi, di creder barbaro tutto il mondo che non è Roma. Ho mandato al Prosperi il libro del Prognostico. Per bacco io me n’era dimenticato. E inutile che ve ne dica il prezzo, perchè sta tutto in 15. baiocchi: nè ciò vale la pena che teniam conto aperto. Ho i più distinti doveri e ringraziamenti di mia famiglia, della memoria che ci conservate: ma non ho ancor fatto i vostri saluti agli esteri, perchè, come dissi, non li ho veduti e quanto ai nipoti moda- nesi essi tornarono all’ombra della Secchia, e ci lasciarono poco dopo la tua partenza; cosicché ora in casa nostra ci è un silenzio che pare un convento di certosini. Chiudo la lettera, donde cominciai. Mio caro, ti prego a persua- derti che molto ti amava e ti stimava prima di conoscerti di persona; ma che in ora quella tua affabilità e modestia, e quel tuo dolce carat- tere mi hanno proprio innamorato di te, e delle virtù tue. Io desidero ardentemente di darti le prove di questi miei sensi, che ti giuro escono dal più vivo del mio cuore. Addio mio caro. A rivederci. Scrivimi sai, quanto più puoi. Addio addio. il tuo Brighenti. Scusa sempre il male scrivere, e abbada all’animo. Disponi le cose pel ritorno, e scrivimi i tuoi pensieri e progetti. Mi sento degno di udirli tanto ti amo. Addio. Senti se costì si potesse avere un Catalogo di tutti i libri, giornali, libercoli, fogli ec. pubblicati in Milano dall’anno 1795. a tutto l’anno 18x5. Servirebbe per la mia Storia del regno d’Italia.