Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1061

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molto il suffragio dei personaggi, non si può dar nulla di più decisivo che il biglietto del Segretario di Stato. Anche la maniera, in cui vogliono provvederti, è nuova; e tutto mostra che il senso di queste cose è, che sono convinti esser cosa vergognosa pel Governo il far uscir dallo Stato un talento che non vi ha trovato nè incoraggiamento, nè mezzi di sus- sistenza. Ecco dunque la differenza che passa fra noi e la gente d’in- dustria. Un altro mostrerebbe a tutti una semplice lettera di formalità che avesse ricevuta dal Segretario di Stato, fosse anche una risposta al buon capo d’anno. Noi poi una lettera spontanea, portante espres- sioni di stima le più forti che un Ministro possa pronunziare verso un suddito privato, ed oltre a ciò delle testimonianze che provano la disposizione, in cui è non solo egli, ma il Sovrano, di servirsi anche di mezzi non usati per giovargli; questa lettera noi la mettiamo in tasca, e non impetriamo da nessun indifferente che voglia sentirla. Se nelle occasioni il volgo ci fa pagar cara la nostra modestia, che dire?... Caro volgo, hai ragione.

728. Di Monaldo e Paolina Leopardi.
Recanati 30, Agosto 1825.

Lode a Dio, perchè con sommo contento nostro ieri giunse qui la cara vostra delli 24 a me diretta, e ci tolse da ogni incertezza sul conto della vostra salute. Io veramente non volevo temerne assai; ma mi dispiaceva che il vostro silenzio potesse indicare minore affetto in voi, di quello che tutti abbiamo per voi. Io vi scrissi a Milano, appena par- tiste da Bologna; e poco dopo vi scrisse Carlo.1 Dio sa, dove anda- rono le nostre lettere. Lode pure grandissima a Dio, perchè Milano non vi è piaciuto quanto io temevo; e ne partirete sollecitamente. Que- sta, figlio mio, è per vostra Madre e per me una grandissima consola- zione; giacché ci avrebbe amareggiati assai o la vostra lunga dimora costì, o il vedervene partire con molto vostro rammarico. Colla Posta di avanti ieri il vostro zio Antici mi instruì di quanto pende fra voi e lui, per farvi avere il posto di Segretario nella Accade- mia di Bologna, e della lettera impegnatissima scrittane dal Segreta- rio di Stato al Legato di Bologna, ad istanza del Rappresentante di Prussia. Tutto mi riesce nuovo, ma tutto Iddio benedica, e sia per