Sono costretto poi a dichiararvi, che con la più spiacevole sorpresa
ho saputo da Mons.r Invernizzi, che invece del promesso Cicerone
dell’Ernesti, gli è stata consegnata la stessa edizione incompleta di
Napoli, che Egli avea ceduta; e di più alla rustica, mentre la sua era
legata. Mi soggiunse, che ciò forse era un equivoco, e che ne dette
prova mostrando al Renditi la let. del Sig. Stella, e che in ogni modo
non ne facessi parola. Ripresi, che conoscendo io il carattere leale del
Sig. Stella, onninamente ritenevo per un equivoco del di lui commis-
sionato l’avvenimento, ma che essendo io stato il promotore dell’af-
fare, non potevo dispensarmi dallo scriverne a voi, la di cui conve-
nienza al pari della mia rimaneva compromessa - Vogliatemi darne
riscontro con paragrafo ostensibile e sodisfacente.
Se nel rispondermi vi riuscisse (vedete che domande da vergaro!)'
di farmi conoscere a che prezzo stanno costi i grani, e formentoni,
e se vi sono ragionevoli motivi per credere che saliranno, ve ne sarò
tenutissimo.
Col favore della primavera spero, che svaniranno i vostri incomodi
fisici. Datemene la sicurezza: ricevete cordiali saluti di questi vostri
Congiunti, e crediatemi con sincero attaccamento
V. Affmo Zio
Carlo Antici
Bologna 20 Febbraio 1826. |
Carissimo Signor Padre. Quando mi giunse la sua dei 12,
io aveva già poco prima riscossa finalmente la roba portata da
Fusello. I fichi e l’olio sono qui applauditissimi e graditissimi,
e quantunque in casa io non fossi solito di mangiar de’ fichi,
adesso, non so come, trovo che sono pure una cosa di un sapore
eccellente, e ho pensato di salvarne un poco anche per me, giac-
ché Ella me ne ha favorito così liberalmente che ve n’è abba-
stanza per me e per gli altri. È ben giusta la sua maraviglia che
costà non si pensi punto a far commercio di formaggi con que-
ste parti, dove non si fa formaggio se non pochissimo e cattivo.
Veramente non si può scusare l’indolenza della nostra pro-