che nessuno ancora ha veduta, e della quale immediatamente
e pienamente la farei padrona. Ma prima bisogna ch’io sostenga
la fatica di copiarla, non trovandosi in questi paesi chi sappia
trascriver greco o latino, dove appena si trova chi sappia tra-
scrivere l’italiano. Ringrazio di tutto cuore V. S. della richiesta
gentile e onorevole, e la prego che seguiti ad amarmi, e si pre-
valga di me come di cosa tutta sua.
359. |
Di Ferdinanda Melchiorri. |
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Caro Giacomo.
Vro Padre mi ha risposto, Esso non contradice apertamente il vfo
progetto,1 anzi mi dice che non si offenderà se i suoi Figli cerche-
ranno qualche loro vantaggio (sebbene Esso non ne veda in qfo pro-
postovi) e ne tampoco se a farlo conseguire, impegneranno gl’Amici,
poco però si persuade che possiate trovarvi contento fuori di Casa,
ove non vi manca cosa alcuna; e teme che vi pentirete se giugnete a
escire dalla Casa Paterna, accudirebbe più volentieri a qualche impiego
in Roma, piuttosto che a Bologna; vede poi con dispiacere che voi non
vogliate parlargli, esso vi ama, dque non trova ragione nel vostro silen-
zio. Io gli ho risposto di nuovo, e dopo avergli detto molto nel vfo
silenzio. Io gli ho risposto di nuovo, e dopo avergli detto molto sul
vostro proposito, lo prego di nuovo a mandarvi in mia Compagnia per
qualche mese in Roma, in qfo caso voi qui potreste procurar da voi
ciò che vi pare più opportuno e facendovi conoscere spero ci riusci-
rete. Caro Giacomo e pcnè non rompere qto ghiaccio! Perche [sic] non
parlare a vfo Padre? Perche [sic] non procurar da voi med.° di otte-
nere qfo permesso! Mi dite spre di aver tanto affetto per me, se è vero,
dimostratemelo, vincetevi, ecco il momento da farmelo vedere, otte-
nete di venire in Roma e spero che non ne resterete malcontento. Assi-
curatevi che in me troverete una Madre Affettuosa che non lascerò
niente intentato onde compiacervi, infine non potrà dispiacervi di cam-
biare per qualche tempo il soggiorno di Recanati con quello di Roma,
e quindi procurare li vfi vantaggi. Sono certa che mio Fratello vi con-
discenderà, almeno me ne lusingo. Non vi dico altro, amatemi e ere-
detemi la ™ Affettuosa Zia
Melchiorri