terati di questa Città mi pongono in stato di servirvi, in ciò che vi
può occorrere. E vero che non siete in caso di dover ricorrere altrui
onde procacciarvi sussidi nelle scienze, delle quali esser potete Mae-
stro, ma ciò vi sia manifesto onde conosciate la gratitudine, che vi
saprò professare, e la brama che nutro di servirvi.
Il sig.r Abb. Cancellieri, che ora più che mai trovasi incommodato
dalle sue solite indisposizioni, vi fà per mio mezzo tenere i suoi cor-
tesi saluti. Non voglio tediarvi d’avvantaggio per ora, riserbandomi
a far ciò, dopo aver come spero ricevuto da voi un favorevole riscon-
tro, ed un amorevole assenso alle mie inchieste. Pregovi intanto di
porgere i miei cordiali ossequi al carmo Cugino Carlo, al quale vorrei
che manifestaste questi miei sentimenti, onde con voi concorra a ren-
der paghe le mie brame.
Riverirete da mia parte il Zio Monaldo, e tutti della vostra rispet-
tabile Famiglia, ed augurandovi in questa occasione che
l'anno cadente
Se rivolse per te tranquilli giorni,
Più sereno succeda ora il nascente.
gradite l’ommaggi della mia stima, con cui mi dichiaro.
Vostro Affmo Cugino, ed A.
Giuseppe Melchiorri
Roma 26. Decembre 1821.
428. |
Di Pietro Brighenti. |
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Bologna 11. Gennaro 1822. |
Mio caro Amico. Che vi ho fatto che più non mi scrivete? Eppure
da varj mesi vi scrissi, e più non ho avuto riscontro. Io sono del vfo
silenzio addoloratissimo, e indarno vò cercando nella mia memoria se
mai avessi fatto alcuna cosa che potesse dispiacervi. Spero adunque
di non avere peccato verso la nostra Amicizia. Vi scrivo adunque la
presente i.° per avvertirvi che fra pochi giorni riceverete tre volumi
«.Ielle opere del nostro Giordani, il quale vi ama sempre, e mi dà inca-
rico di salutarvi. 2.0 Che a Verona si sta stampando la raccolta delle
opere di Omero volgarizzate, e che mi fu ricercata la traduzione di