Sono persuaso che voi non vogliate se non quanto può farmi pia-
cere, ma il sentirmelo cordialm.1' ripetuto da voi non lascia di conso-
larmi. Voi altresì sarete persuaso che a mè non piace se non quanto
è diretto al vro vero bene e vantaggio.
Sono buone le nuove di tutti, e tutti vi salutano cordialm[en]te.
Voi salutate nominatam.c tutti in mio nome, e dite al Cav.1 che non
gli scrivo perchè non abbia l’incomodo delle mie Lett.c mentre ha
quello d[e!l]a vra dimora.
Allorché anderete a S.“ M.a Maggiore mi farete piacere visitando
la Consa Mazzagalli nel monastero di S. Antonio in quelle vicinanze.
Così se mai a SS. Apostoli vedeste il nro Tracchini conventuale, date-
gli i miei saluti. Conoscerete un ottimo religioso, e ne avrete acco-
glienza cordiale.
Addio mio caro Figlio. Abbiatevi ogni cura, e non dimenticate di
evitare accuratam.1' il pericolo d[ell]e carrozze. Quando siete disoccu-
pato scrivetemi e dettagliatemi la vfa vita. Qualunque cosa vi occorra
scrivete liberam.1'. Vi abbraccio di cuore, e vi chiamo da Dio mille
benedizioni.
vro Affmo Padre.
464. |
Di Carlo e Paolina Leopardi. |
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Ti ringrazio, mio caro Buccio, del pensiero che hai avuto di scri-
vermi una lunga lettera quasi appena arrivato, e mentre avevi tante
cose nuove da vedere, di esserti ricordata una vecchia amicizia. Dal
mio canto sta sicuro che sei corrisposto, e se dovessi dirti quanto mi
ha dispiaciuto la tua partenza farei una lettera molto mesta e molto
lunga. Io ti richiamo ad ogni momento, e mi è sempre di nuova sor-
presa il non trovarti vicino a me, mille volte ti suppongo in camera,
e mi trattengo dal far rumore per non disturbarti; mi succede ancora
d’incamminarmi coll’idea di dirti qualche cosa - Ma non discorriamo
di queste cose che rattristano. Finché li scrivo, non sento la tua assenza:
non la rammentiamo dunque. - Checco Cassi è stato a Filottrano, e
ha fatto molte ricerche sopra un Leopardi che hanno preso per me,
ma dovevi esser tu, mentre te solo conosce per lettera. Gli hanno rispo-
sto in modo da favorirmi: così ti hanno reso giustizia senza saperlo.