possibile, di farli mettere in lista, e le saprò poi dire a quale
Accademico si dovranno indirizzare nel punto dell’ingresso, per
essere introdotti. E con piena stima ed amicizia mi confermo
Il Suo Drho Giacomo Leopardi |
Amatissimo Sig. Padre
Sono due ordinar) ch’io non ho lettere da casa, bench’io non
abbia mai lasciato di scrivere. Da parecchi giorni il freddo è
cessato, anzi abbiamo una specie di primavera. Io, grazie al cielo,
sono guarito perfettamente da’ geloni, e sto benissimo. Siamo
tutti in gran movimento per il Carnevale incominciato oggi, e
prevedo che in questi giorni non si potrà far nulla. Domani
abbiamo i famosi funerali di Canova a’ SS. Apostoli, e l’ingresso
a questa funzione è molto ricercato, come sono qui tutte le min-
chionerie. Saluti di tutti, e in particolare del Zio Carlo. Le bacio
la mano, e col solito e invariabile affetto mi ripeto
il suo amorosissimo figlio
Giacomo
Roma 30. Gennaio 1823.
[s.d., ma Roma, primi mesi del 1823] |
Stimatissimo Signore
Non voglio nè mostrar poca stima dell’occasione che iersera
mi proccurò la sua conoscenza, nè renderla tanto fastidiosa a
V. S. quanto è grata ed onorevole a me. Non ho cosa che sia
degna di Lei. Ma gli opuscoli1 che mio zio le nominò, essendo