Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/113

Da Wikisource.

Qui ho conosciuto molti, ma fatto poche amicizie, e ci vivo poco contento; ma fino alla stagione fresca non posso muovermi. I miei teneri saluti alla Mamma e ai fratelli. Le bacio la mano con tutta l’anima: mi voglia sempre bene, e mi benedica.

Il suo affettuosissimo figlio
Giacomo

n 12. Dì Ferdinando e Adelaide Maestri e di Antonietta Tommasini. Parma 26 Luglio 1827 Amico ottimo! Non è molto ch’io le ho scritto; tuttavia non lascio di scriverle ancora porgendomene propizia l’occasione il mio particolare amico S.r Domenico Olivieri, persona coltissima, amante delle lettere, e suo ammiratore, perchè lo è di ogni cosa grande. Conosce le sue produ- zioni di prosa e di verso, e ne abbiamo parlato insieme più volte con quell’entusiasmo, ch’elle inspirano a chi ama il bello, e l’Italia. Voglia accoglierlo colla benevolenza, che le è propria: ch’io ne le sarò obbli- gatissimo. Mi dia nuove de’ suoi occhi, e che sieno buone. Mi conti- nui la preziosa sua amicizia, e mi creda

Suo affmo obblmo S.c ed A.
F. Maestri

(volti di grazia) Pregino Amico Avrà ricevuta a quest’ora una mia, e in essa i fervidi voti del mio cuore per la guarigione de’ suoi occhi. Io le ripeto i voti stessi in que- sta, e desidero ch’ella mi risponda che sono stata esaudita. Rimango bene inquieta finché io non abbia migliori notizie. Bramo che questi miei amici che le recano la presente, possano vederla, e conoscerla, perocché l’ammirano da gran tempo, come ella merita. Gli accolga con la bontà onde accoglie i suoi amici, e mi creda Sua aff.ma Amica Antonietta Tommasini