Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/164

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Quanto prima, lo spero almeno, avrò il piacere di abbracciarvi, per- chè devo andare a Livorno - frattanto, godetevi l’aria pisana, abbia- tevi cura, amatemi come vi amo, e credetemi sinceramente vostro affmo amico Vieusseux Mille saluti, cela va sans dire, a Cioni ed a Momo.2

1165. A Pietro Brigi-ienti.
Pisa 14 Novembre 1827.

Mio carissimo Brighenti. Ebbi l’amorosa tua del 2.do del corrente dal buon Zamboni a Firenze. Poco dopo partii per Pisa, dove finalmente mi sono risoluto di fermarmi l’inverno. Ci ho trovato un clima temperatissimo, e fin qui sono contento assai di questo soggiorno. Diedi a Giordani le notizie che tu mi chie- devi intorno al tabacco ec. Io abito in via Fagiuoli, accanto alla casa del Dott. Comandoli, presso il Sig. Soderini: non ti posso dire il numero, perchè questa casa non ha numero. Le buone notizie della tua salute e di quella della tua cara famiglia mi con- solarono assai: non ti posso esprimere quanto mi consolerebbe l’aver buone notizie di tutto il resto che ti appartiene. Spero che mi manterrai la promessa di tenermi informato di ogni novità che accada in tal particolare. Io t’amo sempre come singolaris- simo amico, e sempre desidero e sospiro l’opportunità e il modo di ricongiungermi a te ed alla tua famiglia stabilmente. Salu- tami senza fine quest’amabile famiglia, e l’ottimo Don Luigi. Conservami l’amor tuo, e se posso servirti, comandami. Addio, addio con tutto il cuore. il tuo Leopardi ■