Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/30

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ria dell’amico, serbalo, e io ti manderò gli altri volumetti. Vor- rei venire ad abbracciarti; ma il freddo mi strazia, e il viaggiare mi ammazza: non so quando potrò provare questo piacere. Io mi fermerò qui tutto questo inverno. Tu come stai? e che pensi? Salutami Costa. Amami come io t’amo. Addio, addio. Il tuo Leopardi

1024. Di Francesco Puccinotti.
[Macerata 3 Xmbre 1826]

Mio carismo Amico Molte ricerche ho fatto per poterti trovare qua l’Osservatore del Gozzi: ma con mio sommo dispiacere mi sono riu- scite inutili. Nè Cardinali nè Ercolani nè la Franceschi nè qualche altro che ha libri di letteratura tengono il Gozzi. Del quale i soli sermoni ho trovato presso Cardinali. Seguiterò a ricercarlo e se mi sarà dato di questi giorni di pescarlo te lo manderò subito - Tu m’hai riman- dato l’Elogio senza favorirmi di tue correzioni. Conosco che per essere suscettibile di correzioni tue, bisognerebbe rifarlo; perchè a dirti il vero la rapidità con cui lo scrissi fece sì ch’egli acquistò quell’ariaccia accademica o arcadica che non può affatto piacerti. Nondimeno io cre- devo col tuo ajuto di potergli dare una miglior tempra; ma tu non hai voluto questa seccatura; tantoché non mi resta che cucirlo fra tante altre cartacce che sebbene io conosca per nulle affatto non mi dà cuore ancora di bruciarle - Ti ringrazio sommamente del Petrarca che m’hai favorito. Le cose tue sono utilissime a tutti; a me poi utilissime e carissime sempre - Spesso mi si dimanda de’ tuoi Dialoghi. Io non so più che rispondere; dico solo che il manoscritto è a Milano e si stam- perà tra breve. Dammene adunque nuove, perchè io possa soddisfare e il mio e il desiderio degli amici - In una ultima mia che ti scrissi a Bologna ti chiedeva tante cose alle quali tu non hai mai risposto - Saluterò il Costa e tu mi ricorderai all’ottimo tuo Carlo, e al S.r Governatore - Vale et iterum vale. amico affino FPuccinotti Macerata 3 Xmbre 1826