Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/433

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premessa all’opuscolo ma, non potendo appena scrivere, sarò contento di dir questo, che Ella si mostra qui, come negli altri scritti suoi, cultore veramente felice della lingua nativa e del buono stile, amator caldo e tenero della patria, uomo virtuoso ed amico buono e fedele. Della brevità della presente mi scusi lo stato infelice della mia salute. Ella mi abbia in memoria, e mi conservi la sua benevolenza. E con vera stima e gratitudine la riverisco.

Suo devotiss. obbligatiss. servitore
Giacomo Leopardi

Recanati i. Luglio 1829. Saluti, la prego, il mio Giordani, se lo vede.

1481. Di Adelaide Maestri.
e Antonietta Tommasini.

[Bologna adi 6 Luglio 1829] Mio caro Leopardi Colgo la prima occasione che mi si offre alla volta di Recanati per inviarvi l’elogio del Generale Neipperg scritto da Ferdinando. Il giu- dizio vostro sincero, siccome può aspettarsi da raro amico quale siete Voi, gli sarà carissimo e utilissimo. Con questa medesima occasione riceverete pure tre boatte di questo tabacco. Io avrei desiderato di man- darvelo prima d’ora, ma non ho mai avuto mezzo. Da qualche giorno mi trovo in Bologna, e in vero desiderosa sopra modo d’avere le vostre nuove, delle quali sono priva da troppo tempo. Ma che debbo io pen- sare di Voi? dopo la cara vostra dei 22 Maggio replicai a scrivervi1 non essendo rimasta punto contenta di ciò che mi dicevate intorno all’affare che tanto mi sta a cuore, pel quale, spero per altro, farete a modo nostro, se la cosa anelerà siccome ardentemente desideriamo. La mamma pure v’indirizzò un’altra lettera, e da Voi non abbiamo più avuta una riga. Voglia il cielo che non siate malato! questo timore mi tiene in una continua inquietudine, e chi sa mai per quanto tempo ancora dovrò rimanervi. Se mi scrivete indirizzatemi le lettere a Bolo-